L’ecologia politica è una disciplina che intreccia i fattori economici, sociali e culturali ai fenomeni ambientali, per interrogarsi – e interrogare il potere politico – su come possiamo positivamente incidere sulla crisi ecologica che il mondo sta attraversando. Aprire la riflessione e il confronto nelle terre alte dell’Appennino bolognese, in una delle tante aree interne che caratterizzano l’Italia, è un modo per osservare il centro, il modello-città, i suoi cortocircuiti e i suoi fallimenti da una prospettiva alternativa.
Dopo le prime due edizioni (2020 e 2021), si è appena conclusa la Terza Edizione, che si è svolta dal 16 al 18 settembre, nel territorio di Castiglione dei Pepoli (BO): tre giornate di studio interdisciplinare con docenti di calibro internazionale, che hanno portato l’Appennino al centro di un percorso teorico e pratico tra il globale e l’iper-locale.
La dimensione seminariale incrociata ai trekking didattici – in cui il camminare rende possibile una discussione più orizzontale, un’immersione etnografica nell’ambiente naturale e nelle sue questioni profonde – ha creato le basi per un gruppo di ricerca-azione che sappia sperimentare nel tempo nuovi modelli di sviluppo, nuovi stili di vita, di produzione e di consumo.