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CASA è la parola chiave che definisce la 6a edizione della Scuola di Ecologia Politica in Montagna.  

Parlare di casa in Appennino all’interno della cornice ecologico-politica significa affrontare il tema in modo multidimensionale e declinare questo concetto universale con le caratteristiche di uno specifico ambiente: il presidio antropico diventa una dimensione fondamentale per la significazione e sopravvivenza stessa di questi territori ed è inevitabile considerare i fenomeni storici di spopolamento e recenti flussi di neo-popolamento delle Terre Alte, di chi le lascia e chi ci torna, per scelta o per forza. Così come è inevitabile confrontare ciò che avviene in montagna con le dinamiche urbane: analizzare connessioni e differenze, per immaginare nuovi paradigmi ecologici e sociali in cui le aree interne siano riconosciute nelle proprie specificità e insieme abbiano un ruolo complementare – non subalterno – alla città.

La casa è, innanzitutto, un diritto, talvolta negato, spesso insostenibile, altre perso: questo impone di parlare di politiche abitative e di accesso, ma anche di crisi climatica e di nuovi strumenti di resistenza agli eventi estremi, al dissesto idrogeologico e alla perdita di biodiversità. La casa, poi, è il luogo d’origine, d’elezione e appartenenza, ma anche di appropriazione, consumo e sfruttamento economico, se piegata alle logiche del turismo e destinata solo alla frequentazione intermittente. La casa, in particolare in montagna, è un’esperienza dell’abitare, che travalica le mura domestiche per coinvolgere la comunità umana e non umana che condivide un ambiente comune: la casa come pratica di coesistenza e un habitat, da curare e rigenerare insieme.

Pur essendo l’elemento privato per eccellenza, la casa diventa il punto su cui convergono politiche pubbliche, visioni comuni/tarie e dinamiche collettive: per restituire un punto di vista complessivo e immaginarne il futuro nelle aree interne non è possibile disgiungerla dalla dimensione sociale e culturale, cioè dalle scelte in materia di lavoro, welfare, accessibilità, ecologia, sviluppo sostenibile etc., e dalla qualità delle relazioni tra tutti gli attori pubblici e privati, coinvolti a vario titolo.

L’abitare nei territori interni si presenta, dunque, come campo di tensione e possibilità, di cui proveremo a parlare come sempre attraverso seminari, tavole rotonde, trekking didattici e confronti con esperienze pratiche provenienti da altri contesti nazionali e internazionali: ci focalizzeremo su pratiche abitative ecologiche e comunitarie, beni comuni, autogestione, neo-ruralismo, coesistenza inter-specie, spazi per immaginare nuove forme di convivenza e di pratica politica, per costruire nuovi legami tra abitanti, paesaggio e risorse.

PRESTO ON LINE IL PROGRAMMA

Modalità di partecipazione

La Scuola di Ecologia Politica in Montagna è un corso di formazione ad iscrizione obbligatoria, per un massimo di 20 partecipanti.
La partecipazione prevede il pagamento di una quota di iscrizione di euro 150,00 che include: le attività seminariali, i trekking didattici, le attività di networking e i pasti per i tre giorni di permanenza (2 cene e 2 pranzi).

APERTURA CANDIDATURE 14 LUGLIO 2025

Per candidarsi è necessario compilare il form al link sottostante, inserire i propri dati e uploadare (o inviare all’indirizzo mail scrivi@scuolaecologiapolitica.it) una breve presentazione e una lettera motivazionale, che accenni al background accademico/lavorativo del partecipante e illustri le ragioni che lo spingono a presentare la propria candidatura.

La compilazione della domanda di partecipazione deve pervenire ENTRO E NON OLTRE IL 17 SETTEMBRE 2025.

Gli organizzatori comunicheranno l’esito della selezione, assieme alle modalità per effettuare il pagamento, entro il 22 settembre 2025: gli studenti selezionati dovranno confermare la propria iscrizione procedendo al versamento della quota e all’invio della relativa contabile entro e non oltre il 25 settembre 2025. La selezione, subordinata alle modalità di cui sopra e al numero limitato di posti disponibili, resta comunque a insindacabile giudizio della Scuola di Ecologia Politica in Montagna.

L’iniziativa non è a scopo di lucro. 

Informazioni logistiche

Le lezioni e buona parte delle attività si svolgeranno nel Comune di Castiglione dei Pepoli. La partecipazione implica la presenza fisica per tutte e tre le giornate di lavoro: l’organizzazione e i costi di viaggio e pernotto rimangono a carico del partecipante. 

Per chi lo desidera, c’è la possibilità di pernottare presso la Foresteria di Creda a € 10/notte. In alternativa possiamo fornirvi una lista di hotel/bb/appartamenti del territorio di Castiglione dei Pepoli/Brasimone da contattare in autonomia.

I partecipanti sono tenuti a raggiungere la location autonomamente, con propri mezzi o con mezzi pubblici. Gli studenti selezionati verranno messi in contatto tra loro per potersi eventualmente organizzare con soluzioni di car sharing.